Tramonti costituisce una delle meravigliose valli interne dei monti lattari, infatti deve il suo nome alla particolare configurazione del territorio raccolto tra i monti “intra montes ubertas”. Immersa in un suggestivo paesaggio bucolico costituito da circa 145 ettari di patrimonio boschivo e terrazzamenti coltivati a limoni, olivi e viti, offre scorci caratteristici ed emozionanti, a stretto contatto con la natura. Nella parte alta, verso Chiunzi e Cesarano, le terrazze coltivate lasciano il posto a frondosi castagneti che si inerpicano sui monti circondanti la vallata. Tramonti è una splendida località della Costiera Amalfitana, E’ costituito da ben 13 frazioni, sparse tra i vari pianori: Pucara, Novella, Gete, Ponte, Campinola, Corsano, Cesarano, Pietre, Capitignano, Figline, Paterno Sant’Arcangelo, Paterno Sant’Elia, Polvica.
Il primo nucleo abitato sarebbe stato creato dai picentini, antico popolo italico, che si rifugiarono verso i monti in fuga dai romani ed edificarono i primi casali da cui poi nacque il borgo di Tramonti. Era una delle otto Terre che appartenevano alla Repubblica: i marinai di questo borgo erano chiamati indistintamente con la generica denominazione di “Marinai Amalfitani”. Tra le otto terre che appartenevano alla repubblica Amalfitana, con la caduta di questa ad opera dei Normanni, cominciò il periodo buio di Amalfi e di Tramonti.
Il borgo seguì le vicende del ducato di Amalfi passando sotto il dominio degli Svevi, degli Angioini e degli Aragonesi. Fu proprio nel conflitto tra Aragonesi e Angioini che le sorti dei due borghi si divisero: mentre Amalfi si schierò con gli Angioini, Tramonti decise di sostenere Ferdinando I d’Aragona ottenendo molti privilegi e il titolo di nobili per tutti i cittadini del borgo.
Il paese è collegato alla costiera amalfitana, di cui ne fa parte, e all’agro nocerino-sarnese. Per cui grazie alla sua posizione geografica, Tramonti viene a trovarsi a meno di un’ora di viaggio dai grandi centri urbani come Napoli e Salerno.